i miei pesci vi danno il benvenuto

i miei pesci vi danno il benvenuto

venerdì 20 giugno 2008

la giostra dell'apocalisse


dal 22 giugno fino al 25 a Milano nel meraviglioso sito della Rotonda della Besana si terrà in occasione dell'evento lo spettacolo dal titolo "Good friday night" di Vitaliano Trevisan, con me, Valentina Picello, per regia di Fabrizio Parenti. Domenica 22 alle ore 17, gli altri giorni alle 20. Il testo è intrigante e apocalittico!

martedì 13 maggio 2008

napoli college

Sabato 17 una nuova tornata di casting a Napoli. Un luogo, come il monastero barnabita a Posillipo, che associa disponibiità di spazio ad antico prestigio delle mura e del piccolo teatro. Ci sarà l'occasione di cominciare a lavorare un pò sulle parti che ho assegnato per le donne e gli uomini. Finora sono stato contento del livello di qualità, entusiasmo, disponibilità dei ragazzi, e spero vivamente di intraprendere un lavoro con loro che ci porti all'allestimento di un grande spettacolo. per ulteriori informazioni www.napolicollege.com

lunedì 12 maggio 2008

prossimi impegni

Marx ritorna a Roma all'università la sapienza il 28 maggio.

il 21 giugno per quattro gg alla Rotonda della Besana di Milano per la rassegna : la giostra dei cavalieri; spettacolo Good friday night di Vitaliano Trevisan per la regia di F. Parenti. Rassegna di arti varie sul tema dell'apocalisse.

il 2 agosto "trattieni il fiato fino a domani alle quattro" testo di Lanie Robertson su A. Stiegliz e G. O'Keefe. per il festival Piemonte Europa, con la regia di O. Corbetta, insieme ad Anna Ammirati.

sabato 2 febbraio 2008

questa sera Violante

ebbene si! questa sera ci sarà Luciano Violante a vedere Marx.
chissà se dopo il sommesso invito del direttore del Manifesto ai politici, la voce sia effettivamente arrivata a qualcuno, e qualcosa si muova, anche se mi cita con un nome diverso.
per ora si continua ad alternare tra serate di quasi tutto esaurito a sere intime con una decina di spettatori ( molto goduti del fatto che lo spettacolo sia solo per loro).
E' incredibile parlare e scrivere come solo per se stessi sapendo che tutto ciò potrebbe essere condiviso da tutti. sono bottiglie con messaggi d'amore.

eccovi la critica di Gabriele Polo sul Manifesto del 27/01/08

Teatro Vascello

«Marx a Roma», il ritorno della rivoluzione

Gabriele Polo

Roma

Sommesso consiglio per ministri, sottosegretari e parlamentari del centrosinistra: un'inattesa visita vi offre la straordinaria possibilità di trasformare la crisi politica in un'occasione per riflettere (divertendosi persino) utilizzando un pochino del tempo liberato dagli impegni istituzionali dopo la caduta del governo.
C'è Marx a Roma, vale la pena consultarlo, potrebbe offrire consigli per andare alla radice dei problemi. Soprattutto per chi si propone - necessariamente - di rifondare la sinistra. Naturalmente si tratta «solo» di una finzione teatrale, ma passare una serata al teatro Vascello per assistere allo spettacolo tratto dal testo di Howard Zinn (Marx in Soho, tradotto e adattato da Andrea Grignolio) messo in scena dalla regia di Giancarlo Nanni, potrebbe avere utili ricadute culturali e persino politiche. Giancarlo Piazza, nei panni di Marx, e Francesca Nava, in quelli della moglie Jenny, fino al 24 febbraio sono a disposizione della nostra sinistra per un utile ripasso di radici ancora fresche. Il Marx di Zinn (testo del 1999) è arguto, polemico, cattivo ed essenziale. Forse più simpatico dell'originale, visto che «il moro» - così veniva chiamato dagli amici - non brillava per cordialità. La sua ironia era sarcastica e feroce, ben poco ammiccante, il rigore del Marx-pubblico si scontrava con le contraddizioni e gli opportunismi del Marx privato; come si racconta in un altro testo edito in contemporanea con quello di Zinn, Marx, vita pubblica e privata di Francis Wheen (Mondadori). La messa in scena della versione italiana esalta quelle contraddizioni rendendole accattivanti, divertenti, mentre c'è da credere che quella vita in un mini-appartamento londinese - tra stenti materiali e slanci intellettuali - fosse parecchio sofferta anche sul piano dei sentimenti e delle emozioni.
Così pubblico e privato si mescolano nella narrazione del duo Karl-Jenny, con il primo a sfottere noi sulla politica e l'economia e la seconda a incalzare «il moro» sugli eccessi didattici del Capitale e attaccarlo sugli svolazzi della vita privata. Il duetto su come raccontare il plusvalore ai proletari (esposizione teorica di Marx, traduzione pragmatica di Jenny) si incrocia con lo scontro sui tradimenti del rivoluzionario di Treviri con la domestica che l'aristocratica famiglia di Jenny aveva messo a disposizione della coppia in esilio.
Quest'incrocio tra pubblico e privato non fa perdere la sostanza essenziale del pensiero marxiano. Un'analisi impietosa del capitalismo e dei suoi mali, che porta il protagonista del testo di Zinn a deridere le continue sepolture del Capitale fatte dagli eredi di quel pensiero, a sentirsi confermato in ciò che vede oggi nelle nostre strade dell'era della globalizzazione, a ripudiare i tanti che nel suo nome hanno dato vita a regimi dispotici e burocratici. E' un Marx sovversivo, politicamente forse più vicino alle opere giovanili e al manifesto dei comunisti che alle analisi della maturità.
Il «degrado» di cui parla è lo stesso che incontriamo nell'individualismo straccione che il liberismo incrementa e che riscontriamo in un occidente sbandato in cui la crisi della democrazia è arrivata al collasso della rappresentanza. Marx osserva tutto ciò un po' sornione, un po' soddisfatto, un po' irato. A guardarlo dal pubblico vien voglia di rileggerlo, o - se costa troppo in questi tempi così approssimativi - di ascoltare almeno la sua traduzione teatrale.

venerdì 1 febbraio 2008

MARX è a Roma


E' UNO SPETTACOLO BELLISSIMO!



SPARGETE LA VOCE, MARX E' TORNATO!!




Mentre si sorseggia un buon bicchiere di vino si può assistere e se si vuole, partecipare, alla ironia e la leggerezza di un Marx disincantato e, a volte provocatorio, mentre guarda con occhi attoniti il nostro tempo.